“Il Civico Giusto” nasce dall’idea di diffondere quelle azioni, gratuite e altruistiche, che protessero tanti perseguitati, ebrei, ricercati politici e persone invise al regime nazifascista. Ci furono uomini e donne che li nascosero nelle loro case, nei luoghi di lavoro, ovunque potessero trovare rifugio sicuro, sottraendoli da un destino di carcere, confino e morte e mettendo a repentaglio, per questo, la propria vita. Anche la memoria, con i suoi esempi, però, rischia di essere sepolta nel silenzio della storia e non esistere più. Quei gesti, invece, hanno cambiato destini e vite e dunque hanno seminato il mondo.
Il Civico Giusto ha l’ambizione di riportare nei loro quartieri e nelle loro case, quegli “alberi” affinché i loro frutti possano maturare nelle coscienze delle nuove generazioni e spandere nuovi semi di solidarietà, inclusione e fratellanza.
Roma BPA – Mamma Roma e i suoi figli migliori associazione promotrice del progetto, in collaborazione con la rete nazionale di scuole “Memorie. Una città, mille storie”, promuove la raccolta e la catalogazione delle storie di questi uomini e donne. Storie che, dopo un’attenta e rigorosa verifica scientifica delle fonti, costituiranno il cuore de “Il Civico Giusto. Al progetto è collegato un “Laboratorio di Storia” che prepara docenti e studenti all’analisi delle fonti. Il laboratorio è tenuto da accademici e archivisti di chiara fama, esperti di fonti scritte e orali. Sono infatti gli studenti delle scuole, coadiuvati dai loro docenti tutor, a ricostruire le storie di quelle persone coraggiose che abitarono nei loro stessi quartieri, creando così un legame fortissimo tra le vecchie e le nuove generazioni, tra le fonti orali e documentarie e i nuovi mezzi di comunicazione.
Il percorso sia nella costruzione della storia, sia in quello di formazione con gli studenti si basa si basa su un estremo rigore storico con un’attenta analisi delle fonti. Per questo motivo il progetto si avvale di un team di studiosi, esperti in storia e archivistica.
La mattonella artistica in bronzo, realizzata dall’artista Dante Mortet, che rappresenta una casa al cui interno viene custodito il carrubo, simbolo di abbondanza, l’albero che ricorda molti di loro nei “Giardini dei Giusti” di tutto il mondo, viene apposta sui portoni di quanti decisero di non voltarsi dall’altra parte. Essa ha impresso nella sua superficie un QR code consentirà al palazzo di raccontare la propria storia, facendo rivivere quegli anni attraverso un minidoc appositamente realizzato grazie al percorso illustrato. Essendo nato come progetto di memoria popolare e collettiva Il Civico Giusto vede il coinvolgimento di tantissime realtà del mondo della cultura e della ricerca storica. E’ questo il motivo per il quale numerosi attori sostengono il progetto “prestando” la propria voce alle singole storie. Queste alcune delle voci protagoniste dei Civici finora realizzati: Elio Germano, Neri Marcoré, Enzo Decaro, Giovanni Scifoni, Angela Finocchiaro, Roberto Ciufoli, Massimo Wertmuller, Monica Guerritore, Corrado Augias, Alessio Boni, Valerio Mastandrea, Pietro Sermonti. La sigla finale che accompagna i titoli di coda è affidata la brano “Non tutti gli uomini” gentilmente messa a disposizione dal cantautore Luca Barbarossa.
-Ideazione, progettazione e organizzazione Paolo Masini -Team di ricerca storica Michele Di Sivo Maria Grazia Lancellotti Antonella Rossi Tiziano Gianandrea -Videomaker Mirko Bertarelli
Un grazie speciale a Fabrizio Fantera figlio di Bruno, giusto d’Israele, senza il quale questo non sarebbe mai cominciato