chi siamo

Roma BPA

L’associazione culturale senza scopo di lucro Roma Best Practices Award – Mamma Roma e i suoi Figli Migliori organizza dal 2017 il Premio Roma BPA, che ha visto negli anni la partecipazione di oltre 450 associazioni romane, dal centro alla periferia. E’ il primo e unico concorso che riconosce, sostiene e mette in rete i migliori progetti per il recupero dei beni comuni della città, a sostegno della cultura, dell’integrazione, del buon vicinato e della formazione, promuovendo anche i concetti di economia circolare e di innovazione. Un circuito virtuoso che ha permesso in questi anni la realizzazione di più di 120 progetti concreti in città, creando sinergie tra le varie realtà. Tra i giurati che selezionano i progetti più meritevoli, Paco Lanciano, Lorenzo Tagliavanti, Rebecca Spitzmiller e Luca Barbarossa. Parallelamente al Premio Roma BPA, l’associazione organizza e partecipa a numerosi eventi in collaborazione con le associazioni del territorio di Roma e le istituzioni locali, nazionali ed europee su vari temi e in particolare promuove iniziative sulla storia della città anche attraverso i linguaggi della cultura, della creatività, dell’arte classica, della street art, della musica e del teatro. Il premio e le iniziative offerte dall’associazione vengono sostenute dalle realtà imprenditoriali che si riconoscono nelle finalità del Roma BPA sia attraverso la fornitura di beni e servizi che attraverso contributi economici. L’Associazione è stata patrocinata e collabora con: Rappresentanza Italiana della Comunità Europea, Fondazione Adriano Olivetti, Camera di Commercio di Roma, Regione Lazio, Roma Capitale, Municipio I, Municipio VIII, MIBACT, Roma Tre, Scuole di Roma, Lazio Innova, Luce Cinecittà, ARSIAL Lazio, ANACI, Istituto per il Credito Sportivo. Media partner: ANSA, TgR Lazio, Telesia, Voicebook Radio, Radio Impegno, Leggo, Roma Today. www.romabpa.it

Rete di scuole “Memorie. Roma: una città, mille storie

E’ la rete di scuole romane coordinata dalla Dirigente Scolastica Maria Grazia Lancellotti che, in collaborazione con il Roma BPA, promuove lo studio della storia della città, attraverso gli eventi e i protagonisti di una vicenda plurisecolare dall’antichità a oggi, da quelli più celebri, ma che per i giovani rimangono spesso confinati nelle righe di un libro, a quelli legati invece alla vita quotidiana dei quartieri, a coloro che li hanno abitati e che si sono trasformati in eroi ‘per caso’. Di questi si è persa la memoria pulsante: il ricordo è stato consegnato all’odonomastica, a iscrizioni e lapidi sui muri che costellano la nostra città ma che rimangono mute ai più. Tuttavia la grande storia è anche fatta dalle piccole storie di questi eroi inconsapevoli che, davanti all’ingiustizia, sono stati capaci di non voltarsi dall’altra parte, mossi non da protagonismo, ma da umanità, solidarietà, senso civico. Per questo crediamo che conoscere le loro storia sia importante per l’educazione dei cittadini di domani: in questo modo la città smette di essere un agglomerato di edifici e monumenti ma diventa una comunità di donne e uomini eredi di un passato che li unisce e non smette di insegnare i grandi valori su cui si fonda la nostra società. Gli studenti delle scuole della rete, svolgeranno un’azione di ricerca e di raccolta delle testimonianze e della documentazione per la ricostruzione delle vite e delle azioni dei protagonisti di queste vicende, con particolare riferimento al territorio su cui insiste la singola scuola producendo materiali didattici e documenti che verranno successivamente messi a disposizione di tutti gli attori della rete. Per gli studenti del II ciclo sarà anche attivato un PCTO.

Il Laboratorio permanente di Storia

La raccolta, la trascrizione e la rielaborazione delle testimonianze è affidata agli studenti. Che siano dei ragazzi, dalla scuola all’Università, ad agire per questo insegna loro che il mondo in cui viviamo è l’esito di scelte, dalle grandi alle minuscole, e che la ricostruzione delle storie viene dalla capacità di interpretare i segni del passato e le sue fonti: salvare una vita salva il mondo si fa un’evidenza concreta, fisica. Ogni ricerca storica segue precise regole per garantirne la veridicità e la pregnanza, per questo motivo docenti e studenti saranno formati e seguiti da specialisti nella trattazione delle fonti orali. Il prof. Alessandro Portelli, tra i massimi esperti di storia orale, il prof. Antonio Parisella, Presidente del Museo Storico della Liberazione, il prof. Michele Di Sivo, vicedirettore dell’Archivio di Stato di Roma e docente di Didattica della Storia presso l’Università Roma Tre, Piero Cavallari, delll’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi e responsabile del gruppo di lavoro “Storia orale”, accompagneranno questo percorso degli studenti nella ricerca e nella comunicazione di quelle storie. Pertanto ogni “Civico Giusto”, prima di essere riconosciuto tale, passerà attraverso una serie di controlli scientifici che ne garantiranno la correttezza, la veridicità e la coerenza storica.

L’artista

L’opera “Il Civico Giusto” è frutto dell’arte e della manualità di Dante Mortet. Scultore e cesellatore, Dante Mortet è erede di un antico “sapere artigiano” che la sua famiglia tramanda da più di un secolo, e lavora con il fratello Andrea nella propria bottega situata nel cuore di Roma. Ideatore del progetto www.manoartigiana.it, ha realizzato sculture per personaggi famosi, tra i quali Robert De Niro, Ennio Morricone, Martin Scorsese, Angelica Houston e Quentin Tarantino. E autore del busto ufficiale di Dante Alighieri a L’Havana, della scultura di Ernesto Che Guevara in Africa commissionata dalla famiglia Guevara e di tante altre opere artistiche e premi a sfondo sociale come “Le mani del rispetto“ a Latina e il “Leonardo Da Vinci Award” a Washington. Benché molti dei suoi lavori abbiano un respiro internazionale, l’artista è sempre fortemente immerso nelle storie e nella filosofia classica della romanità più pura e verace. Il progetto è realizzato in collaborazione con il Museo Storico della Liberazione, Il progetto è realizzato in collaborazione con l’Archivio di Stato di Roma, l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi, il Museo Storico della Liberazione e il Ministero dei Beni e le attività Culturali e per il Turismo della Cultura.

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il segno

Le abitazioni di coloro che protessero la vita dei perseguitati sono individuate, “segnate” e riconosciute attraverso una targa-simbolo che ne ricorda e celebra il coraggio e l’abnegazione. La targa, come già accennato, nasce dall’idea che le comunità ebraiche di tutto il mondo ricordano i “Giusti tra le Nazioni” attraverso la piantumazione di alberi sempreverdi. Si tratta di un’opera artistica che rappresenta un albero di carrubo compreso nel perimetro stilizzato di una casa: è l’omaggio che vogliamo rendere a quanti accolsero nella propria abitazione i fuggiaschi affinché idealmente tutti i Giusti, riconosciuti ufficialmente o meno, possano tornare nei loro quartieri, nei loro palazzi, e continuare a raccontare la loro storia di solidarietà alle generazioni che verranno. Accanto al simbolo, il nome della città in cui si trova l’abitazione. La prima città a partire sarà Roma, duramente colpita dalla ferocia del nazifascismo che tocca il suo culmine nel rastrellamento del Ghetto. Il QR code, posizionato in un angolo, consentirà di risalire in tempo reale dal “segno” alla storia, dall’immagine-simbolo alle persone che rappresenta e celebra. La ricostruzione delle vite dei protagonisti, delle vicende e degli eventi è affidata agli studenti della rete “Memorie. Roma: una città, mille storie” che, attraverso un percorso didattico condotto in sinergia tra le scuole della rete e l’Università degli Studi Roma Tre produrranno i materiali che sarà possibile consultare attraverso il QR code stesso.